Insieme alla mascherina e all’igienizzazione continua e spasmodica l’app Immuni è uno dei pochi strumenti che ci aiuta a rallentare la diffusione del virus, e come le precedenti ha senso e piena efficacia solo se utilizzata dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Ah… poi c’è la responsabilità! Ma chissà se qualcuno conosce il vero significato di questa semplice parolina.
Grande successo dell’applicazione
L’app Immuni supera la soglia dei 7 milioni di download. Al 4 ottobre, secondo i dati del ministero della Salute riportati dal sito ufficiale dell’applicazione, gli utenti che hanno scaricato il sistema per il tracciamento dei contagi da coronavirus, sono esattamente 7.036.898, circa 350mila in più rispetto all’ultima rilevazione del primo ottobre quando erano quasi 6.700.00
Nel corso del fine settimana c’è stata una mobilitazione del mondo dei media e delle istituzioni a scaricare l’app, visto l’aumento dei contagi. E oggi parte la settimana di sensibilizzazione voluta dal governo che termina l’11 ottobre.
Finora l’applicazione ha inviato 5.870 notifiche e al momento 357 utenti positivi hanno caricato i codici permettendo di avvisare le persone entrate in contatto con loro.
“Scarica l’App Immuni. Aiutateci a tenere bassa la pressione sugli ospedali. Aiutateci a garantire le cure anche ai malati non Covid-19”. Il sindacato nazionale dei medici ospedalieri Anaao-Assomed lancia l’appello dal suo sito per chiedere agli italiani di scaricare l’app e si unisce alla campagna a cui prendono parte istituzioni e media.
L’App e l’Unione Europea
Dal 17 ottobre Immuni inizierà a dialogare con le sue omologhe europee. Uno strumento in più per tracciare i contagi in un momento in cui il virus corre anche negli altri paesi.
Italia, Germania e Irlanda saranno i primi a far parlare le loro app. Nell’Unione sono in tutto 15 i paesi che hanno adottato o stanno per adottare una app di tracciamento, la media dei download è del 10%. Una percentuale lontana dall’obiettivo del 60% affinché il sistema sia efficace nel contenimento della pandemia.
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