Il nuovo Dpcm ha limitato ancora una volta le attività lavorative colpendo gravemente l’economia. Il Consiglio dei Ministri si riunirà lunedì o martedì per varare un decreto legge a favore delle attività dei settori più colpiti dalle limitazioni.
4 miliardi per aziende, ristoranti e partite iva
Il nuovo decreto riguarderà ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie, cinema, teatri, sale giochi, discoteche, palestre, piscine, centri benessere e impianti sciistici. Le misure discusse saranno dedicate alle attività chiuse temporaneamente fino al 24 novembre e a quelle che subiranno restrizioni negli orari e nei giorni di apertura.
Contributi direttamente sul conto. L’operazione ristoro a fondo perduto sarà ancora una volta gestita dall’Agenzia delle entrate. Avendo gestito la precedente erogazione del contributo previsto dal decreto Rilancio, l’Agenzia delle entrate conosce la maggior parte delle aziende interessate. L’accredito del contributo avverrà direttamente sull’iban dei beneficiari.
Importo del fondo perduto superiore. Le attività con fatturato fino a 5 milioni riceveranno l’indennizzo entro metà novembre direttamente sul loro conto. Le grandi imprese riceveranno il rimborso entro la fine dell’anno. La novità del nuovo decreto rispetto al precedente d. Rilancio sta nell’importo superiore del fondo commisurato al fatturato.
Cancellazione della seconda rata Imu. Con il nuovo decreto, verrà cancellata la seconda rata dell’Imu che si paga entro il 16 dicembre per le aziende colpite dalle restrizioni del Dpcm.
Le suddette attività riceveranno anche benefici di un ulteriore credito d’imposta sugli affitti per 2-3 mesi. Il credito potrà essere ceduto al proprietario o scontato dal canone.
Indennità di 1.000 euro. Per gli stagionali del turismo, dello spettacolo e i lavoratori dei centri sportivi, per lavoratori occasionali, intermittenti e venditori a domicilio. Il Reddito d’emergenza prorogato per il mese di novembre.
Proroga Cig e licenziamenti. Prevista un’ulteriore proroga della cassa integrazione per le aziende che hanno fatto ricorso in maniera continuativa con scadenza a metà novembre. La proroga potrebbe essere di circa 6 settimane fino al 31 dicembre o di 10 settimane per arrivare al 31 gennaio.
Fino al 31 gennaio dovrebbe esserci anche la proroga del blocco dei licenziamenti per chi usa effettivamente la Cig. Su questi temi, il presidente Giuseppe Conte ha convocato i sindacati per mercoledì.
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