Sapevi che i tatuaggi esistono praticamente da sempre? La necessità di adornare il proprio corpo per essere riconosciuti come individui appartenenti ad un pensiero o ad un gruppo è innata in noi, anche se i tempi evolvono e cambiano.
Se hai deciso di farti un tatuaggio e cerchi qualche spunto per trovare ispirazione ci sono tante informazioni che potrebbero esserti utili. Per esempio, sarà importante sapere come si esegue la cura di un tatuaggio nuovo o quali sono le tipologie di stile che potrebbero fare al caso tuo perché, dopotutto, è importante essere sicuri che il disegno scelto ci piaccia davvero.
Dopotutto il tatuaggio è decisamente permanente e, quindi, prima di procedere dovrai aver trovato il simbolo che fa per te. Per aiutarti vedremo oggi quali sono gli stili e le tipologie di tatuaggio più comuni.
I principali stili di tatuaggio: gli old school
Le tipologie di tatuaggio si suddividono in stili, il che significa che ogni studio ed ogni professionista ne segue uno o più di uno. In pratica potresti prediligere la corrente Old School che si caratterizza da colori piatti, bordi molto calcati e rappresentazioni figurative.
Non a caso i soggetti più comuni di questo stile sono timoni, ancore, velieri cuori, pin-up, rose ma anche animali e via discorrendo. Si ispirano alla tradizione marinara e allo stile di vita un tantino sregolato e temerario tipico dell’ambiente.
Realistici e biomeccanici
Simili ma da non confondere sono i tatuaggi realistici. Il motivo? Sono piuttosto complicati da realizzare e richiedono l’intervento di un tatuatore di grande professionalità. Sono tatuaggi contraddistinti da linee e forme caratterizzate da profondità, particolari sfumature ed effetti altamente realistici.
Molto vicini ai realistici sono i tatuaggi biomeccanici, nati e affermati durante gli anni Novanta grazie alla cosiddetta cultura cyber. Questa tipologia di tatuaggio è incredibilmente realistica ma unisce i tratti del corpo umano a quelli della tecnologia. Di conseguenza prevede la realizzazione di effetti 3D grazie ai quali sul corpo figurano ingranaggi sottopelle come se il soggetto che lo sfoggia fosse una sorta di creatura bionica, una specie di robot.
Tribali e orientali
Per quel che riguarda la corrente più astratta ed espressiva, invece, annoveriamo i tatuaggi tribali e orientali. I primi sono ispirati ai riti sacri delle tradizioni indigene e si caratterizzano da tratti ben definiti con il nero che domina sull’intera figura astratta. I tatuaggi orientali, invece, hanno colori e tratti vivaci e si rifanno a disegni decorativi appartenenti al mondo degli Irezumi. Queste decorazioni avevano finalità religiose ed estetiche e sono noti per la particolarità di coprire grandi parti del corpo.
I tatuaggi artistici
Infine, ci sono i tatuaggi che potremmo definire per lo più estetici ed espressionisti e che si rifanno ai maestri impressionisti e ai puntinisti come Gauguin e Manet. I water color, per esempio, sono tatuaggi realizzati con la tecnica dell’acquarello di Cozens e Turner e prevedono colori tenui e linee leggere. I dotwork, invece, sono immagini scomposte a puntini minuscoli estremamente vicini tra loro che, tuttavia, danno una visione d’insieme ben definita, simmetrica e di grande impatto visivo.
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