Scegliere la cappa per la cucina più consona all’ambiente e all’uso è tutt’altro che semplice; si richiede attenzione a dettagli di installazione, funzionalità e design. Le cappe a soffitto e le cappe a isola sono oggi fondamentalmente le principali opzioni disponibili per una cucina dei nostri tempi. Ecco le caratteristiche tecniche e pratiche di entrambe, per aiutarti a scegliere la più adatta.
Cappe a soffitto: efficienza discreta e minimo ingombro
Le cappe a soffitto si integrano con facilità in ambienti in cui prevale il design minimalista e funzionale. Questi modelli sono integrati nel soffitto o in un controsoffitto, mantenendo liberi gli spazi a vista e lasciando un impatto discreto nell’ambiente. La capacità di aspirazione di questo genere di cappe può raggiungere potenze anche molto elevate, con valori che arrivano a oltre 900 m³/h, per ottenere una purificazione dell’aria adatta anche a grandi cucine. Per un’efficace aspirazione, è necessario rispettare la distanza consigliata di circa 70-90 cm dal piano cottura.
Le cappe a soffitto sono difficili da raggiungere per la pulizia e richiedono generalmente un sistema di tubazioni nascosto. Questa complessità di installazione di solito abbisogna di interventi tecnici di un professionista, e la manutenzione può risultare meno agevole rispetto ad altri modelli, poiché l’altezza del soffitto implica un accesso meno immediato per la pulizia dei filtri e delle superfici. La discrezione di una cappa a soffitto, però, è ideale per chi cerca una cucina senza ingombri visibili, perfetta in ambienti open space o in cucine dal design essenziale.
Cappe a isola: stile e versatilità per cucine con isola centrale
Le cappe a isola sono progettate per cucine con un’isola centrale, dove il piano cottura è posizionato al centro della stanza. Posizionate direttamente sopra il piano di cottura, le cappe a isola diventano protagoniste dell’arredamento grazie ai loro design spesso curati nei dettagli, realizzati in acciaio, vetro o materiali moderni. Forme cilindriche, rettangolari o addirittura scultoree, si trasformano in veri e propri elementi decorativi.
In termini di prestazioni, anche le cappe a isola possono avere una buona capacità di aspirazione, solitamente attorno ai 600-700 m³/h. Alcuni modelli di fascia alta sono dotati di filtri a carbone attivo o filtri al plasma per catturare particelle odorose e garantire un’aria pulita. Le luci LED integrate sono la perfetta illuminazione, peraltro a basso consumo, sul piano di lavoro, mentre alcuni modelli dispongono anche della funzione di regolazione automatica della potenza in base alla quantità di fumo rilevata dai sensori.
Cosa considerare prima della scelta
Adesso scendiamo ulteriormente nel dettaglio degli aspetti principali che differenziano le cappe al soffitto e quelle a isola, per dissipare ogni dubbio su quale sia la categoria che più si addice ai tuoi bisogni:
- Installazione e manutenzione: le cappe a soffitto richiedono un’installazione strutturale più complessa, inclusi i condotti per l’aspirazione con scarico all’esterno. La manutenzione è meno agevole, poiché l’altezza rende meno immediata la pulizia dei filtri. Le cappe a isola, pur richiedendo anch’esse un fissaggio a soffitto, sono invece più facili da raggiungere per le operazione di routine;
- Design e impatto visivo: la cappa a isola incontra il gusto di quanti sono alla ricerca di un elemento d’arredo distintivo e dal design visibile. Se si preferisce uno stile discreto e minimale, la cappa a soffitto appare una soluzione più nascosta e integrata;
- Efficienza di aspirazione: entrambe le cappe sono progettate per prestazioni di alto livello, ma la cappa a isola, se equipaggiata con un motore una potenza di aspirazione elevata, risulta adatta per cucine aperte dove i fumi si disperdono rapidamente.
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