Giuliana De Sio 67 anni attrice italiana, vincitrice di due David di Donatello. Figlia di un noto avvocato e scrittore salernitano, inizia la sua carriera giovanissima anche grazie all’aiuto dell’allora fidanzato Alessandro Haber.
Ha avuto tante relazione nella sua vita, tra cui quella con un ex corteggiatore di Uomini e Donne, Mario De Felice, di 25 anni più giovane, la cui storia d’amore non è finita bene. Anzi, l’attrice in passato ha svelato che l’uomo si è comportato malissimo nei suoi confronti. “Si è comportato molto male con me. Preferisco non entrare nei particolari. Dico solo che la nostra era una storia sbagliata. E sono felice che sia finita“.
“Durante gli anni mi sono legata a diversi uomini, uno dei quali è il celebre attore di cinema e teatro Alessandro Haber. In quel periodo io avevo solo 19 anni mentre lui 10 anni di più. Mia madre era alcolista e c’erano davvero pochi orari in cui era accessibile. Era diventava aggressiva, chiusa, malinconica. Da bambina non capivo perché dopo una certa ora non potevo parlare con lei. A 13 anni ho preso delle pillole per togliermi la vita e mi hanno salvato per il rotto della cuffia. Non so perché l’ho fatto, probabilmente cercavo attenzione rischiando di morire. Sicuramente c’era un disagio di cui però non ho un grande ricordo”.
“Non ho avuto figli, ed è un dolore che ancora adesso è vivo in me. La prima volta che ho avuto la possibilità di averne uno avevo 18 anni ma alla fine ho deciso di non tenerlo, anche se allora l’interruzione non era legale, perché non mi sentivo ancora pronta. Poi ho provato molte volte a portare a termine una gravidanza senza mai farcela. In seguito, invece, non ci sono mai riuscita. Per quattro volte, incinta di quattro mesi, ho perso un bambino. Cinque o sei volte ho provato anche l’inseminazione artificiale, non è andata e basta. Di recente un medico mi ha spiegato che forse la responsabilità era della mia tendenza a coagulare troppo. Chissà, magari sarebbe bastato prendere un farmaco”.
“La mia carriera al cinema è finita per colpa di una calunnia terribile. Questa diceria che sono una persona impossibile è una calunnia. Una calunnia non meno grave di quella che ha subito Mia Martini sul fatto che portava sfortuna. Ed è una cosa che mi ha fatto molto male. Davvero molto male. Credo di essere una delle poche che dopo aver ricevuto il secondo David di Donatello per Cattiva di Lizzani ha visto la sua carriera interrompersi. Dicono anche che sono difficile da collocare in qualche ruolo importante cinematografico o televisivo perché non dimostro l’età che ho. E di questo me ne fanno una colpa. Non mi possono collocare, dicono. Ma mi pare una grande stronzata. Alla fine, c’è sempre questo problema per le donne, sempre quello: ‘Quanti anni ha?
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