Cos’è l’empatia
Prima di spiegare lo sviluppo dell’empatia durante l’infanzia, parliamo del termine in sé. L’origine del concetto di “empatia” deriva da ciò che l’Illuminismo scozzese chiamò “simpatia”. David Hume, nel suo trattato sulla natura umana, e Adam Smith lo descrissero come un mezzo di comunicazione naturale.
Questa definizione è il fondamento della neuroscienza, della psicologia dello sviluppo e della psicologia sociale. Lo sviluppo dell’empatia già in età infantile rivela fatti molto interessanti su alcuni aspetti evolutivi della nostra specie. C’è un’idea che risalta: la nostra socializzazione non è il risultato dell’empatia, almeno non originariamente. In effetti, la biologia evolutiva ci dice che il comportamento altruistico ha avuto origine prima che acquisissimo questo potenziale.
Alcune specie animali ci mostrano come l’empatia appartenga anche a loro, è il caso di insetti abituati a vivere in comunità come le api che muoiono poco dopo aver bruciato un bersaglio perché si sacrificano per proteggere la loro comunità. Pertanto, il legame tra empatia e altruismo non è semplice.
Modelli cognitivi di sviluppo dell’empatia
Dagli anni ’90 molti professionisti si sono dedicati allo studio sull’empatia dal punto di vista dell’intelligenza emotiva. È qui che spicca il modello di Mayer e Salovey (1997). Si ritiene che l’empatia includa la percezione e la comprensione delle emozioni altrui.
Un altro modello rilevante è il modello Bar-On dell’intelligenza emotivo-sociale (1997, 2000). Questo modello afferma che l’empatia è una componente di un fattore interpersonale, cioè, la capacità di essere consapevoli e comprendere le emozioni, i sentimenti e le idee degli altri.
Il modello di Hoffman sullo sviluppo dell’empatia durante l’infanzia
Hoffman, il celebre teorico dello sviluppo dell’empatia durante l’infanzia, riconosce due dimensioni per lo studio dell’empatia: il riconoscimento degli stati interni di altre persone e la risposta affettuosa indiretta. Il modello di Hoffman spiega come inizia l’empatia e come si sviluppa nei bambini. In realtà, afferma che l’ idea centrale è la capacità di affetto e cognizione che avviene dopo l’elaborazione delle informazioni.
Secondo Hoffman, lo sviluppo dell’empatia dalla prima infanzia consiste in quattro fasi:
Il primo stadio (globale)
Questo accade durante il primo anno di vita di una persona. Qui, un bambino non percepisce ancora gli altri come distinti per questo percepisce il dolore come proprio, come se lo stesse vivendo lui in prima persona.
Il secondo stadio (egocentrismo)
Questa fase corrisponde al secondo anno di vita di un essere umano. Qui, il bambino è consapevole che come accade a lui, anche altri possono sperimentare situazioni spiacevoli .
Il terzo stadio (sentimenti degli altri)
Questa fase dura dal secondo al terzo anno di vita. Qui, un bambino è consapevole che i sentimenti che provano sono diversi da quelli degli altri. Tuttavia, alcuni hanno la propensione a comprenderli a interagire con le emozioni degli altri anche se non gli appartengono.
Quarto stadio (altre condizioni di vita)
Questa fase finale è l’ultimo periodo dell’infanzia. I sentimenti degli altri adesso sono percepiti non solo come reazioni di un semplice momento, ma anche come espressioni della loro esperienza di vita generale.
Fonte: Bigodino.it
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