Armin Loacker è morto domenica all’età di 78 anni, lasciando in eredità un’impresa che vanta più di mille dipendenti ed un valore di circa 330 milioni di euro.
Assieme alla sorella Christine, Armin è proprietario della Loacker, azienda fondata nel 1925 da suo padre Alfons. Nel 1958 avevano cominciato a lavorare in quella che inizialmente era la pasticceria Loacker a Bolzano. Sempre insieme decisero di trasformarla in un’azienda con centinaia di dipendenti ed esportare i wafer in tutto il mondo.
Nell’imprenditoria italiana Armin Loacker in particolare era noto per alcune coraggiose scelte imprenditoriali, come ad esempio quella di trasferire l’azienda sull’altopiano del Renon. Posto scomodo sul piano logistico ma, secondo lui, il migliore per la produzione dolciaria perché più lontano dall’inquinamento urbano di Bolzano.
Un prodotto naturale si produce in un ambiente naturale. Abbiamo quindi bisogno di aria sana, acqua pulita e delle montagne.
Al Ricevimento degli Imprenditori del 2018 Armin Loacker è stato insignito assieme alla sorella Christine Zuenelli-Loacker del premio “Una vita per l’economia“. Ad oggi a prendere in mano le redini dell’azienda di famiglia sono i figli di Armin, Andreas e Martin e suo nipote, figlio di Christine, Ulrich Zuenelli.
Il presidente di Assoimprenditori esprime così tutto il cordoglio: “A nome di tutta l’associazione esprimiamo alla sua famiglia le nostre più sentite condoglianze assieme al ringraziamento per il suo impegno, la sua passione e la sua voglia di svilupparsi continuamente, che lo ha sempre contraddistinto come imprenditore”.
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