Il cantante Rancore presenta al Festival di Sanremo 2020 la canzone “Eden” in featuring Dardust.
Il significato del brano
Il brano, Eden, è ricco di simboli. La mela, in apertura del pezzo, fa riferimento all’11 settembre, quindi a New York e al drammatico attentato alle Torri Gemelle. Eden, ovviamente, è rivolto al giardino celebre della Bibbia e torna anche la figura mitica della mela che raffigura moltissimi elementi: dalla visione scientifica a quella terroristica con l’attentato, fino a Paride. La mela diventa simbolo della scelta, della decisione dell’uomo e del suo mutare, tra cambiamenti ed eventi che ne decretano lo sviluppo della storia, dal passato al futuro, passando per il mondo di oggi.
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Testo Eden – Rancore ft. Dardust
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime è solo un codice, codice
Su queste linee solo un codice
Tu quando dici “grande mela” è un codice muto
Tu vuoi nemici, sempre, se la strega è in Iraq
Biancaneve è con i sette nani e dorme in Siria
Passo ma non chiudo, cosa ci hai venduto?
Quella mela che è caduta in testa ad Isaac Newton
Rotolando sopra un iPad oro
Per la nuova era
Giù nel sottosuolo o dopo l’atmosfera
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati
Carica
Tanto siamo sempre ospiti in qualunque nazione
Chi si limita alla logica
È vero che dopo libera la vipera
Alla base del melo che vuole
Quante favole racconti che sappiamo già tutti
Ogni mela che regali porta un’intuizione
Nonostante questa mela è in mezzo ai falsi frutti
È una finzione
Ora il pianeta terra chiama destinazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del “ta ta ta”
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del “ta ta ta”
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
Dov’è lei? Ora, dov’è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Mentre Paride si aggira tra gli dei ansiosi
Quante mele d’oro nei giardini di Giunone
Le parole in bocca come mele dei mafiosi
E per mia nonna ti giuro
Che ha conosciuto il digiuno
È il rimedio più sicuro
E toglierà il dottore in futuro
Il calcolatore si è evoluto
Il muro è caduto
Un inventore muore nella mela che morde c’era il cianuro
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime e dopo stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica
Ancora l’uomo è dipinto nella tela
Ma non vedi il suo volto, è coperto da una mela
Sì, solo di favole ora mi meraviglio
Vola, la freccia vola
Ma la mela è la stessa
Che resta in equilibrio
In testa ad ogni figlio
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del “ta ta ta”
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del “ta ta ta”
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
E se potessi parlare con lei da solo cosa le direi
Di dimenticare quel frastuono
Tra gli errori suoi e gli errori miei
E guardare avanti senza l’ansia di una gara
Camminare insieme sotto questa luce chiara
Mentre gridano
Guarda, stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Amati, copriti, carica
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del “ta ta ta”
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
Dov’è lei, ora, dov’è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
C’è una regola sola nel regno umano
Non guardare mai giù se precipitiamo
Se precipitiamo
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Il video Eden Rancore ft. Dardust
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