Matera è il centro più esteso della Basilicata, noto in particolare per i suoi due storici rioni Sassi, caratterizzati da costruzioni rupestri ricavate nelle cave naturali del posto, abitati fin dal Paleolitico e dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1993.
L’origine di Matera si perde dunque nella preistoria e la città offre un paesaggio unico al mondo contraddistinto dall’altopiano della Murgia materana e dalla Gravina, un profondo solco calcareo scolpito dall’omonimo torrente attorno all’originario nucleo urbano. Per le sue peculiarità culturali e naturali, il territorio è stato scelto come location per numerose produzioni cinematografiche, da La lupa di Alberto Lattuada (1953) fino al film Moschettieri del re di Giovanni Veronesi, attualmente in sala.
Se non avete mai visitato il comune lucano, quest’anno c’è una ragione in più per farlo. Non vi resta che preparare la valigia.
Matera, Patrimonio Unesco
I Sassi di Matera sono tra i luoghi che meglio raccontano la capacità umana di adattamento all’ambiente circostante. Qui i primi insediamenti risalenti al paleolitico si svilupparono in grotte naturali, dopodiché la caratteristica roccia di tufo è stata scavata e plasmata dall’uomo per dare vita a complessi rupestri e infine a una città, quella che ancora oggi possiamo ammirare e che raccoglie in sé un eccezionale patrimonio architettonico di ere diverse, dalla preistoria all’epoca moderna, passando per medioevo, rinascimento e barocco.
Il Sasso Barisano e quello Caveoso sorgono su uno dei versanti della Gravina e insieme ai quartieri Civita e Piano formano il nucleo storico di Matera. Potete raggiungerli imboccando una delle tante vie o viuzze che scendono dal centro cittadino e poi perdervi nella loro bellezza, tra terrazzamenti, giardini, chiese rupestri, vicoli, cunicoli e grotte.
Fate un alto a Casa Noha, antica dimora, bene del Fai e luogo della memoria in cui ripercorrere la storia della città di Matera, e alla Casa Grotta di vico Solitario, per scoprire come si viveva nei Sassi. Entrambe si trovano nel Sasso Caveoso.
I Musei
Tra gli spazi espositivi da non perdere, il Musma – Museo della scultura contemporanea di Matera è l’unico museo in grotta al mondo e il principale interamente dedicato all’arte dello scolpire in Italia. Il biglietto di ingresso al Musma dà diritto a una riduzione sull’entrata alla Casa di Ortega, il luogo dove visse il pittore e scultore spagnolo José Ortega e oggi centro culturale per la promozione della tradizione artigiana, che ospita 20 bassorilievi in cartapesta policroma realizzati dall’artista negli anni Settanta durante il suo soggiorno a Matera. Meritevoli anche il Museo archeologico nazionale Domenico Ridola, il più antico della regione (fu istituito nel 1911), dove sono raccolti reperti rinvenuti sul territorio materano, che vanno dall’età preistorica fino al III secolo a.C., e il Museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata presso Palazzo Lanfranchi.
Cosa mangiare a Matera
Durante il vostro soggiorno, approfittatene per deliziarvi con la cucina del posto, semplice e genuina, legata alla tradizione pastorale e contadina. Imperdibili il pane di Matera Igp, ottenuto mediante un antico sistema di lavorazione della semola di grano duro (provatelo al Forno di Gennaro), l’ottimo olio e i vini Matera Doc. Sulla tavola la fanno da padrone la pasta (le orecchiette alla Materana e le tagliatelle con mollica di pane, per esempio), i piatti a base di legumi e cereali, come la tradizionale zuppa crapiata, i secondi di carne, soprattutto maiale, agnello e pecora, i formaggi e le verdure. Potete stare certi che a Matera tutti i vostri sensi saranno deliziati.
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Fonte: Momondo
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