Dicembre con la neve, dicembre e le luci di Natale, dicembre con le su tradizioni che cambiano ma si portano sempre un retrogusto dolce di cannella o dicembre tutto sport sperduti tra le montagne. Qualunque sia la vostra idea di vacanza invernale, ecco i consigli di Lonely Planet sui migliori viaggi da fare in Europa a Dicembre.
Eubea, Grecia
Dicembre non è un mese usuale per visitare la Grecia. Ma l’Eubea non è la tipica isola greca. Seconda per grandezza nel paese, vanta candide spiagge sull’Egeo, un entroterra montuoso, siti archeologici e ottimo cibo, ma è per lo più ignorata dai turisti. Gli ateniesi invece la adorano, anche perché dista solo un’ora dalla capitale, e offre un vicino rifugio dalla frenesia della metropoli (e quindi brulica di turisti d’estate). Non così d’inverno, anche se è abbastanza grande e popolata da non rimanere mai deserta.
Le temperature dicembrine (le massime si aggirano sui 15°C) non saranno l’ideale per un tuffo ma sono perfette per passeggiare sulla spiaggia o per fare trekking e gite in bicicletta (l’isola ha infatti alcuni splendidi sentieri). Ci sono anche molte cose da vedere, tra cui l’antica Eretria e il relativo museo, il convento di Agios Nikolaos Galataki con gli affreschi del XVI secolo e il centro storico, con una passeggiata e dell’ottimo cibo nella capitale Halkída. Se vi viene freddo andate a Edipsos, la più grande stazione termale della Grecia, con oltre 75 sorgenti calde e numerosi trattamenti.
Lviv, Ucraina
Se avete già visto Praga e Cracovia, questo dicembre andate a Lviv, una delle più graziose e sottovalutate cittadine europee, ideale da visitare in inverno. Il suo centro storico, d’epoca medievale, è perfettamente preservato e non ha nemmeno una bruttura sovietica in vista; anzi, una gran quantità di edifici barocchi lo ha reso Patrimonio UNESCO. Il variopinto mercato nella bella piazza (ploshcha) Rynok vale una visita: vi troverete chioschi che vendono di tutto, dalle cianfrusaglie al vin brulè, dai shashlyky (spiedini di carne alla griglia) alle tradizionali mlyncy (frittelle dolci).
La città ha anche numerosi caffè, e tutti vantano un’atmosfera suggestiva: a volte raffinata come a Vienna, altre rustica e tradizionale o innovativa e hipster. Non perdetevi il cioccolato di Lviv, in particolare la squisita cioccolata calda, con una fetta di syrnyk, variante locale della cheesecake al cioccolato. Poi ammirate le chiese del centro, assistete a uno spettacolo al Teatro dell’Opera, visitate il Museo dell’Architettura e della Vita Popolare (che d’inverno organizza installazioni speciali) e salite i 65 metri della torre del Municipio per godere di magnifiche vedute sulla città.
Liegi, Belgio
Volete un’atmosfera festiva che più festiva non si può? Andate a Liegi. Questa grintosa città vallone non è solo la culla del più antico mercatino di Natale del Belgio, ma è anche stata nominata Capitale Europea ufficiale del Natale, e a dicembre il suo centro storico diventa più festoso della Lapponia. Ben tre villaggi natalizi sorgono dal nulla, seguiti da food truck, bancarelle e lucine colorate; ciascun villaggio ha un sindaco, cantanti che intonano carole e divertimenti vari. Ci sono anche una pista da pattinaggio sul ghiaccio, un presepe fatto con i pupazzi, una ruota panoramica, corse con le slitte e uno spettacolo di suoni e luci sulla Cathédrale Saint-Paul.
Imperdibili i waffles tipici di Liegi, ovali e disseminati di cristalli di zucchero caramellato, le boulets à la liégeoise (polpette di carne con salsa), e il peket (un liquore realizzato con le bacche di ginepro) nonché le birre artigianali. A Liegi bere costa poco, e l’atmosfera rimane genuina anche quando i mercatini natalizi sono al massimo dello splendore. Rue du Pot d’Or è l’epicentro della vita notturna; il quartiere di Outremeuse è più calmo.
Alsazia, Francia
L’Alsazia è, be’… alsaziana. Si trova in Francia, ma vicino a Germania e Svizzera, il che le regala un’atmosfera unica, da melting-pot culturale, soprattutto a dicembre, quando le graziose cittadine locali si agghindano per il Natale. La delicata Strasburgo, Colmar coi suoi canali, la romantica Eguisheim, l’antica Ribeauvillé offrono tutte angoletti fiabieschi dai colori pastello. I bastioni medievali e le graziose guglie delle chiese danno subito un’idea di festa; e tutte ospitano mercatini che sono un po’ teutonici, un po’ francesi, e comunque incantevoli.
Abbuffatevi di specialità locali, dal formaggio Munster ai pretzel appena sfornati fino alle tarte flambée con pancetta e cipolla, e poi le brioche tipiche, la choucroute (un miscuglio di krauti, patate e salsiccia) e i pain d’épices (sorta di pan di zenzero). In Alsazia è buono anche il vino, e potrete scegliere tra bianchi invernali speziati, come Pinot Noir e Crémant d’Alsace.
Visitate il pittoresco villaggio di Riquewihr, che sembra appena uscito dal XVI secolo, dove potrete godervi degustazioni di vino tutto l’anno; concludete poi la giornata in una tradizionale winstub, per svuotare caraffe di rosso con cui accompagnerete le saporite specialità alsaziane. Inoltre i monti Vosgi in Alsazia sono tra i migliori in Francia per lo sci di fondo.
Brno, Repubblica Ceca
Brno è fredda a dicembre. Ma questa città morava ha la soluzione ideale per sfuggire al clima inclemente: rifugiarsi sottoterra, nel vasto labirinto di corridoi, cripte e cantine che si estende sotto la città. Partite dall’Ossario della Chiesa di San Giacomo, il secondo più grande d’Europa, che ospita oltre 50.000 corpi qui interrati nei secoli (inquietante, eh?). Poi addentratevi in un bunker nucleare: 10-Z, scavato nella roccia sotto il Castello di Špilberk, fu progettato per ospitare 500 persone nell’eventualità di un’apocalisse nucleare; fortunatamente non fu mai usato, ma voi potete visitarlo. Concludete il giro nel Labirinto sotto il Mercato del Cavolo, dove 212 scalini conducono negli scantinati, usati come magazzini dai mercanti locali e come rifugio durante la seconda guerra mondiale.
Una volta usciti all’aria aperta, godetevi l’atmosfera di Náměstí Svobody (piazza della Libertà), del Mercato del Cavolo, di Moravské náměstí (piazza Morava) e della via Radnická, con bancarelle che vendono punch e oggetti d’artigianato. Visitate anche il Vecchio Municipio e Villa Tugendhat, sito UNESCO.
Alpi di Vaud, Svizzera
Le fatbike non sono ancora diventate di uso comune, ma offrono una migliore aderenza e stabilità grazie alle ruote più larghe, rendendo quindi possibile per i ciclisti più audaci affrontare anche terreni ghiacciati o spruzzati di neve. Questo particolare sport sta cominciando a prendere piede, e a inizio dicembre si celebra una Giornata Internazionale della Fatbike.
La stazione sciistica di Villars-Gryon/Les Diablerets, nelle Alpi svizzere, è una pioniera in questo senso. Offre fatbike a noleggio, uscite serali settimanali (che si concludono mangiando fondue!) e una discesa di 7 km dedicata appunto alle fatbike, aperta da metà dicembre (o anche da prima, se le condizioni della neve lo consentono). Se la neve non è ancora scesa sulle piste a quota più bassa, il Glacier 3000 vi regalerà ore di divertimento.
Sci, ciaspole, corse in slitta, anche trainata dai cani, sono sempre possibili. In alternativa, affrontate la Peak Walk, un ponte sospeso da brividi che connette due montagne. Riscaldatevi alla spa Les Bains de Lavey, alimentata dalla sorgente più calda della Svizzera.
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