La salute del cuore è un tema che tocca tutti, spesso senza che ce ne rendiamo conto. Ogni battito scandisce la nostra vita, ma troppo spesso ignoriamo i segnali che ci invia, sottovalutando i rischi di un problema cardiovascolare. Gli esperti sottolineano che ben il 70% delle patologie cardiache può essere evitato grazie alla prevenzione e al controllo di alcuni fattori di rischio. Ecco perché conoscere i segnali di un infarto è fondamentale: può fare la differenza tra la vita e la morte.
I tre segnali dell’infarto da non sottovalutare mai: quasi sempre nessuno li conosce!
Non sempre l’infarto si manifesta con i classici dolori al petto che abbiamo visto nei film. Esistono segnali più sottili, spesso trascurati, che possono invece indicare un problema imminente. Eccone tre che gli esperti ritengono inequivocabili:
- Dolore o fastidio in zone diverse dal petto
L’infarto non si limita al torace e, in molti casi, il dolore si irradia verso il braccio sinistro, la schiena, il collo o la mandibola. Può sembrare un dolore muscolare, ma non va sottovalutato, soprattutto se si manifesta senza una causa evidente.
- Respiro corto e difficoltà respiratorie
Sentirsi improvvisamente a corto di fiato, anche a riposo o dopo uno sforzo minimo, è un segnale da non ignorare. Questa condizione può indicare che il cuore sta lottando per pompare il sangue in modo efficace.
- Sintomi gastrointestinali
Nausea, vomito, bruciore di stomaco o dolori addominali sono sintomi spesso attribuiti a disturbi digestivi, ma possono essere spie di un infarto, soprattutto nelle donne. Se si accompagnano a debolezza e sudorazione fredda è il momento di agire.
Come prevenire l’infarto? I consigli degli esperti!
Sapere quali sono i segnali è fondamentale, ma ancora più importante è adottare uno stile di vita che riduca il rischio di problemi cardiovascolari. La prevenzione parte dalle scelte quotidiane. Cosa possiamo fare per proteggere il nostro cuore?
- Alimentazione equilibrata: ridurre il consumo di cibi ricchi di grassi saturi, zuccheri e sale, favorendo invece frutta, verdura, cereali integrali e grassi “buoni” come quelli contenuti nel pesce e nell’olio d’oliva;
- Attività fisica regolare: non servono ore in palestra. Anche una camminata di 30 minuti al giorno può fare la differenza, migliorando la circolazione e mantenendo il peso sotto controllo;
- Gestione dello stress: lo stress cronico è un nemico silenzioso del cuore. Tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga possono aiutare a tenere sotto controllo ansia e tensioni;
- Controlli regolari: monitorare la pressione arteriosa, il colesterolo e i livelli di glicemia è essenziale, soprattutto dopo i 40 anni. Una diagnosi precoce può prevenire danni più gravi.
Se si avvertono i segnali di un possibile infarto, non bisogna aspettare: chiamare immediatamente i soccorsi è vitale.
L’articolo I 3 segnali dell’infarto, stai attento: questi non li conosce mai nessuno (e non è il dolore al petto)! proviene da La Tua Dieta Personalizzata: la migliore dieta per dimagrire.
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