Ecco le possibili cause del dolore al seno

Dal più banale reggiseno troppo stretto a più serie infiammazioni: vediamo quali sono le cause del dolore al seno e quando sarebbe bene consultare un medico.

Fitte pungenti o dolori più continui, sensazione di pesantezza e fastidio e gonfiore della ghiandola mammaria: il dolore al seno si manifesta principalmente accompagnato da questi altri sintomi, generando non poca preoccupazione.

La mastodinia o mastalgia, questi i termini tecnici, fa pensare immediatamente a patologie gravi, in primis il tumore al seno, ma molte volte alla base ci può essere qualcosa di più banale o comunque facilmente trattabile con terapia farmacologica, senza alcun intervento chirurgico. Infatti, come spiegato anche dal senologo-chirurgo Francesco Schittulli, a proposito dei falsi miti sui tumori:

“Le forme iniziali non provocano dolore. Il dolore è di norma correlato solo di rado, nello 0,4% dei casi, a lesioni maligne”.

Uno strumento utile alla donna per rilevare autonomamente anomalie è l’autopalpazione, che però non va considerata un’alternativa alle visite specialistiche e agli esami strumentali. L’arma più forte contro il tumore alla mammella, infatti, resta comunque la prevenzione: controlli, ecografie e mammografie regolari.

Non sempre la mastodinia è bilaterale, a volte può interessare solo il seno destro o quello sinistro. Si manifesta sia nelle donne in età fertile che in quelle in menopausa e a seconda delle sue caratteristiche viene classificata in: ciclica, non ciclica, extra mammaria. Quest’ultimo caso riguarda sindromi legate alla gabbia toracica, patologie muscolo-scheletriche, artriti.

Dolore al seno: le cause più comuni

Il dolore al seno può essere un fenomeno collegato alla sindrome premestruale e dunque scomparire con l’arrivo del ciclo. Oppure può manifestarsi nei giorni di ovulazione. Si tratta, in questi casi, di dolore ciclico e bilaterale. La causa va ricercata nei cambiamenti nel livello degli ormoni, in particolare del progesterone. Quest’ultimo porta una ritenzione idrica localizzata che sfocia in formazioni di edemi che premono contro le ghiandole mammarie.

L’Herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio) a livello del seno è un’infezione che tra i sintomi ha proprio il dolore. Visivamente si presenta come eruzione cutanea bollosa ed estesa.

La mastodinia può essere causata anche da qualcosa di apparentemente innocuo. Un alleato delle donne si tramuta in nemico: il reggiseno! Oltre ai mal di schiena, un reggiseno troppo stretto (della taglia sbagliata o non adatto alla conformazione fisica) può portare appunto dolore al seno. Stesso discorso per un reggiseno non adeguato durante lo sport. Durante l’attività sportiva si consiglia sempre un reggiseno contenitivo in fibra elastica, senza ferretti.

Dolore al solo seno destro o sinistro (monolaterale)

Un’altra causa del dolore al seno possono essere lesioni benigne (cisti) o infezioni. In entrambi i casi si tratta di dolore non ciclico monolaterale. Interessa, cioè, il seno destro o quello sinistro.

Le cisti sono sacche piene d’acqua causate da ghiandole ingrossate. Se si formano all’interno del seno generando dolore. Quelle piccole provocano meno fastidio, ma vanno comunque tenute sotto controllo; per quelle di dimensioni maggiori, che si sentono al tatto, si può prendere in considerazione l’asportazione.

Dolore al seno: trattamento

Solitamente la mastalgia rientra in tempi piuttosto brevi e non è invalidante. Qualora diventasse un dolore prolungato e molto fastidioso i comuni farmaci analgesici (ibuprofene, paracetamolo) possono essere d’aiuto.

Se non dovessero bastare, sarà il medico a indirizzare la paziente a una cura più mirata, sicuramente più appropriata anche a seconda della causa scatenante. Qualora si trattasse di tumore bisognerebbe procedere con interventi di chirurgia (rimozione della massa), chemioterapia o radioterapia.

Il dolore al seno interessa molte donne in gravidanza, dato che è proprio uno dei segnali di un avvenuto concepimento. Si manifesta solitamente intorno alla seconda settimana; contemporaneamente il seno s’ingrossa e l’areola (zona intorno al capezzolo) di allarga e si scurisce. Il dolore va a scemare intorno al terzo mese, ma è soggettivo, così come variabile da donna a donna è l’intensità del dolore.

La mastite è un’infiammazione che compare durante l’allattamento, causata dalle lesioni che il neonato involontariamente lascia sul seno e che dunque arreca dolore. Altra possibile causa di dolore al seno in gravidanza è l’ostruzione di un dotto del latte.

Oltre al dolore al seno, possono comparire arrossamenti e febbre. Soprattutto in quest’ultimo caso è bene rivolgersi al medico.

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Fonte: Roba da Donne




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